Zone di allertamento per il rischio idrogeologico e idraulico - Italia (RNDT - Dataset) - Versione 2.0
Quadro nazionale dei perimetri delle zone di allertamento per il rischio idrogeologico e idraulico italiane utilizzato dal Centro Funzionale Centrale presso il Dipartimento della protezione civile nello svolgimento della sua attività di indirizzo e coordinamento della rete dei Centri Funzionali. Il quadro nazionale viene utilizzato per la realizzazione del Bollettino di criticità nazionale emesso dal Centro Funzionale Centrale per segnalare la valutazione dei livelli di criticità idrogeologica e idraulica mediamente attesi, per le 36 ore successive dal momento dell’emissione, sulle zone di allerta in cui è suddiviso il territorio italiano. Comprende le zone di allertamento: 1) delle Regioni che hanno attivato un proprio Centro Funzionale solo idro. Queste Regioni sono titolari della risorsa. Le Regioni interessate sono: Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia; 2) delle Regioni che hanno attivato un proprio Centro Funzionale meteo e idro. Queste Regioni sono titolari della risorsa. Le Regioni interessate sono: Valle D'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Campania e Sardegna.
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- Date (Publication)
- 2013-03-08
- Date (Revision)
- 2016-05-23
- Citation identifier
- PCM:000094
- Cited responsible party
-
Organisation name Individual name Electronic mail address Role PCM - Dipartimento della Protezione Civile
Owner
- Presentation form
- Hardcopy map
- Issue identification
-
PCM:000094
- Other citation details
-
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004; Provincia Autonoma di Bolzano: DPP n. 7/26 del 02/03/2005; Regione Campania: DPGR n. 299 del 30/06/2005 (Allegato subA); Regione Calabria: DGR n.277 del 7/12/2009; Regione Emilia Romagna: DGR n. 1427 del 25/2/2005; Regione Lazio: DGR n. 272 del 15/06/2012; Regione Liguria: DGR n.498/2015; Regione Lombardia: DGR n. 4599 del 17/12/2015; Regione Marche: DGR n.1388 del 20/04/2011; Regione Molise: DGR n. 152 del 23/02/2009; Regione Piemonte: DGR n. 46-6578 del 30/07/2007; Regione Puglia: DGR n. 2181 del 26/11/2013; Regione Sardegna: Direttiva Assessoriale n. 44/25 del 7/11/2014; Regione Toscana: DGR n. 395 del 7/4/2015; Provincia Autonoma di Trento: DGP n. 972 del 13/05/2005; Regione Umbria: DGR n. 2312 del 27/12/2007; Regione Veneto: DGR n. 1373 del 28/07/2014; Regione Basilicata DGR n. 1157 del 26/9/2014; Regione Sicilia Decreto Presidenziale n.626 del 30/10/2014; Regione Friuli Venezia Giulia DGR n.1939 del 17/10/2014; Regione Abruzzo DGR n.36 del 17/4/2015; Regione Valle d'Aosta DGR n.2113 20/12/2013;
- Point of contact
-
Organisation name Individual name Electronic mail address Role PCM - Dipartimento della Protezione Civile
Point of contact
- Maintenance and update frequency
- Not planned
- GEMET - Concepts, version 2.4
-
-
early warning system
-
- Keywords
-
-
EU
-
opendata
-
- Use limitation
-
Ogni iniziativa di divulgazione delle informazioni contenute nel dataset o da esso derivate (cartogrammi, relazioni, servizi informativi), dovrà sempre citare la fonte del dato originale (autori, proprietario). Per eventuali aggregazioni o rielaborazioni dei dati forniti finalizzate alla realizzazione di prodotti diversi dall'originale, pur permanendo l'obbligo di citazione della fonte, si declina ogni responsabilità.
- Access constraints
- Other restrictions
- Other constraints
- Nessuna Limitazione al Pubblico Accesso
- Use constraints
- Other restrictions
- Other constraints
- Spatial representation type
- Vector
- Denominator
- 25000
- Language
- Italiano
- Character set
- UTF8
- Topic category
-
- Geoscientific information
- Supplemental Information
-
Ai fini della previsione e della prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico, secondo la direttiva del 27 febbraio 2004, le Regioni e le Province autonome, anche cooperando tra loro e d'intesa con il Dipartimento, hanno suddiviso e/o aggregato i bacini idrografici di propria competenza in zone di allerta, ovvero in ambiti territoriali omogenei per gli effetti idrogeologici e idraulici attesi, a seguito di eventi meteorologici avversi
- Unique resource identifier
- WGS84
- Distribution format
-
Name Version geo+json 8.0
- Distributor contact
-
Organisation name Individual name Electronic mail address Role PCM - Dipartimento della Protezione Civile
Distributor
- OnLine resource
-
Protocol Linkage Name WWW:DOWNLOAD-1.0-http--download https://github.com/pcm-dpc/DPC-Data-Hub/tree/master/geodata/dpc-aree-meteoidro/shp
- Hierarchy level
- Dataset
Quantitative result
- Value
- 5
Conformance result
- Date (Publication)
- 2010-12-08
- Explanation
-
Fare riferimento alle specifiche indicate
- Statement
-
Si definisce Zona di allerta un ambito territoriale ottimale caratterizzato da una risposta meteo-idrologica omogenea in occasione dell’insorgenza di una determinata tipologia di rischio. La prima suddivisione del territorio nazionale in Zone di allerta, nonché la definizione dei relativi sistemi di soglie per il rischio idrogeologico ed idraulico è stato predisposto dal Dipartimento secondo le metodologie sviluppate nell’ambito della convenzione con l’ARPA Piemonte n. 391 del 19 dicembre 2001. Tali prodotti di riferimento per le attività di valutazione dei livelli di criticità degli effetti attesi, ove in atto, in ciascuna zona di allerta sono stati via via approfonditi e migliorati nell’ambito della leale cooperazione tra Stato e Regioni e Province Autonome. La prima realizzazione delle aree si è svolta in tre fasi principali: 1) L’acquisizione di carte tematiche. 2) La verifica delle zonazioni esistenti. 3) La definizione di alcuni criteri per la zonazione e la perimetrazione. 1) Le carte tematiche acquisite sono state: Il Modello Digitale del Terreno (250 m) - La carta dei bacini idrografici - La carta dei fiumi - La carta delle precipitazioni medie annue nell’arco di tempo 1921-1950 - Carta del clima - Carta delle precipitazioni estreme (Progetto VAPI - VAlutazione PIene -) - La carta dei limiti amministrativi (Istat). 2) Per la verifica delle zonazioni esistenti, sono state confrontate ed integrate le aree climatiche o d’Allertamento già esistenti in precedenza come per esempio la Calabria, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Sardegna e la Valle d’Aosta. 3) Per la zonazione e la perimetrazione delle aree sono stati considerati i seguenti criteri: - Criterio climatico: individuazione di aree con un regime pluviometrico omogeneo; - Criterio meteorologico: aggregazione o disaggregazione delle aree rendendole compatibili con le capacità della previsione meteorologica; - Criterio idrografico: sono stati considerati elementi caratteristici del bacino come gli impluvi e i compluvi; - Criterio orografico: sono state stabilite, per esempio, le isoipse di separazione tra pianura e montagna; - Criterio amministrativo: osservazione dei vari limiti amministrativi esistenti.
Metadata
- File identifier
- PCM:000094:20130308:143000 XML
- Metadata language
- Italiano
- Character set
- UTF8
- Parent identifier
-
Zone di allertamento per il rischio idrogeologico e idraulico - Italia (RNDT - Dataset) - Versione 2.0
PCM:000094:20130308:143000
- Hierarchy level
- Dataset
- Hierarchy level name
-
Dataset
- Date stamp
- 2013-03-08
- Metadata standard name
- Linee Guida RNDT
- Metadata standard version
-
2.0
- Metadata author
-
Organisation name Individual name Electronic mail address Role PCM - Dipartimento della Protezione Civile
Point of contact